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Arte e Cultura

 

In scena i ragazzi del laboratorio teatrale del liceo classico, delle scienze umane ed economico sociale.

Si è svolto martedì 20 febbraio al Teatro Cocuje di Jesi, lo spettacolo Mutamenti celesti, interpretato dai ragazzi del gruppo “veterani” del laboratorio teatrale della nostra scuola.  

Continua a leggereMutamenti celesti

Commento al libro “Il Giovane Holden” di J.D. Salinger

“La cosa migliore di quel museo, però, era che tutto rimaneva sempre esattamente dov’era. Nessuno si muoveva. […] Nessuno cambiava mai. L’unico che cambiava eri tu”

Lo ha detto il giovane Holden piazzato di fronte al museo di storia naturale, che aveva visitato tante volte da piccolo con i compagni di scuola e la maestra. E non aveva ragione?

Continua a leggere“Se ti prende al volo qualcuno mentre cammini in un campo di segale”

Si possono studiare i popoli antichi non solo sui libri di storia, ma perfino nelle sale di un museo che si trova nella propria città. Quest’anno noi ragazzi della II B, per approfondire lo studio dei Piceni e di altri popoli italici, abbiamo visitato il museo archeologico di Jesi, dove abbiamo potuto osservare svariati reperti risalenti a diversi periodi storici e provenienti da varie zone geografiche.

Continua a leggereCeramica dell’antica Daunia al museo archeologico di Jesi

Qual è l’elemento della vita? Fin dall’antichità gli uomini hanno cercato di rispondere a questa domanda, a partire dalla scuola di Mileto, con Talete che teorizzò che l’arché, ovvero l’origine di tutte le cose, fosse l’acqua poiché, in breve, dove c’è acqua, c’è vita. La teoria fu poi perfezionata dall’allievo Anassimene, che sostenne che l’elemento fondamentale fosse l’aria. Riflettendoci, però, il fluido della vita potrebbe essere il latte.

Continua a leggereIl Latte dei Sogni: impressioni sulla 56esima Biennale d’Arte di Venezia

Nel buio sconfinato, con le mani ormai tremanti per la malattia, l’artista francese Matisse inserisce un Icaro senza ali o un sole che lo guidi, immenso in un cielo stellato terribilmente vasto. A parte la flebile luce di quelle stelle morenti, c’è un dettaglio che attira l’occhio dell’osservatore: un cuore rosso, così brillante che sembra quasi pulsare.

Continua a leggereIl cuore di Icaro

Dopo quattro lunghi anni, il Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” ha avuto nuovamente la possibilità di occupare la leggendaria terra di Scilla e Cariddi; peccato per le sue reclute, le quali non erano sicuramente le migliori per intraprendere questa missione di conquista che già aveva conferito in passato tanta gloria a comandanti come Corvino Messalla. Si dice, infatti, che le due legioni inviate con grande speranza dal console Floriano Tittarelli, pur essendo piuttosto numerose, non fossero così impavide come quelle dei loro maiores, anzi pare che si dedicassero a frequenti e lunghe dormite. Ciononostante, i risultati sono stati così strabilianti e all’altezza delle aspettative da rendere indimenticabile questa esperienza.

Continua a leggereJesi torna alla conquista della Sicilia

Spettacolo tragicomico liberamente tratto dall’Inferno di Dante Alighieri

Venerdì 19 maggio 2023 hanno debuttato al Teatrococuje 25 studenti del Liceo classico e delle Scienze umane con una originalissima rivisitazione dell’Inferno di Dante. Perché un classico? Perché i classici sono indubbiamente testi che non smettono mai di parlarci, di coinvolgerci e lasciare che noi li interpretiamo inserendoli come un corpo vivente nella nostra epoca, e l’Inferno di Dante è esemplare per la sua versatilità feconda e inesauribile.

Continua a leggereViaggio infernale di sola andata

Venerdì 21 aprile 2023 assieme alle professoresse Bertolissi e Zannini noi Classe 4B ci siamo recati presso la Pinacoteca Civica di Jesi per approfondire la figura di Lorenzo Lotto e le sue opere jesine.
Una volta entrati ci ha accolto un’operatrice museale la quale dopo averci fatto visitare il museo archeologico ci ha portati nel piano dove sono conservate le opere del pittore Lorenzo Lotto. Per presentare l’argomento che avremmo dovuto affrontare la studiosa ha introdotto il periodo in cui egli è collocato: il Rinascimento. Generalmente quando si pensa a questo movimento culturale si pensa solamente al Rinascimento toscano, i cui massimi esponenti furono Filippo Brunelleschi, Masaccio e Donatello.
Ma se andassimo dietro a questa visione espressa dal critico letterario Giorgio Vasari,avremmo una visione molto limitata del Rinascimento in Italia.

Continua a leggereAlla scoperta dell’arte nella nostra cittadina

Titolo: Tredici

Autore: Jay Asher

Casa editrice: Mondadori

Data di pubblicazione: 18 ottobre 2007

I protagonisti della storia sono Clay e Hannah, entrambi innamorati l’uno dell’altro senza mai poter stare insieme: Hannah muore e Clay avrebbe potuto evitarlo, forse. La ragazza si toglie la vita a seguito di un effetto valanga provocato da ben 12 persone, che lei incolpa della sua morte. Infatti, prima di ingerire delle pillole e addormentarsi per sempre , registra 13 cassette che poi spedisce alle persone sulla sua “Lista”. Hannah, è una ragazza determinata, una lottatrice, che cerca in tutti i modi di superare le difficoltà in cui si imbatte. Purtroppo nessuno è in grado di aiutarla e perciò la sua fine arriva presto.

Continua a leggereLe tredici persone che mi hanno uccisa (una recensione)

Le fiabe attraggono sempre tutti: i bambini, che crescono ascoltandole, imparano a scoprire e capire i loro sentimenti e le loro emozioni, mentre i ragazzi e gli adulti, anche se dicono di trovarle infantili, in realtà sono catturati dal loro fascino che richiama loro alla mente la propria gioventù. Inoltre, se a queste storie si aggiunge anche l’atmosfera di un teatro, il risultato è una serata magica.

Una delle opere messe in scena al teatro Pergolesi di Jesi per la cinquantaquattresima stagione lirica è stata “Il Castello del Principe Barbablù”, ispirata alla celebre fiaba di Charles Perrault e musicata dal compositore ungherese Béla Bartòk. Anche se originariamente l’orchestra al completo doveva essere di ben 90 strumenti, a causa della pandemia è stata ridotta a soli 23, suonati tutti da componenti dell’orchestra del Teatro Coccia di Novara, diretti dal maestro Marco Alibrando.

Continua a leggereIl Castello del Principe Barbablù