ippogrifo

Giornata del libro

 

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro.”

-Umberto Eco –

Il 23 Aprile 2021 è stata la Giornata Mondiale del Libro e per celebrarlo in molti hanno usato i social con l’Hashtag #GiornataMondialeDelLibro , che è entrato subito in tendenza su Twitter occupando il primo posto. Questa occorrenza è stata promossa dall’ UNESCO a partire dal 1996 con lo scopo di esaltare il valore della letteratura e del ruolo che i libri rivestono nella formazione della cultura di qualsiasi persona.

Sicuramente leggere non può essere considerato solo un semplice hobby per passare il tempo, ma rappresenta un vero e proprio investimento per il futuro di ognuno. Un lettore frequente ha la grande possibilità di apprendere nuove competenze (tali,ad esempio, scrivere e ragionare autonomamente, grazie alla formazione di un pensiero proprio), di immedesimarsi nei problemi e nei sentimenti altrui e di vivere nuove esperienze e avventure, se così si possono chiamare.

I libri e la letteratura sono il miglior viaggio che si può percorrere, anche solo stando seduti sul divano e lasciandosi così trascinare dalla fuga rapida del nostro occhio sulle parole. Con un libro si impara, ma si sogna anche.

I recenti studi ISTAT hanno mostrato che in Italia c’è da ben 7 anni una costante diminuzione di persone che leggono almeno un libro all’anno; in realtà, tra i lettori più accaniti, si trovano soprattutto gli adolescenti dagli 11 ai 14 anni. Spesso questi sono influenzati non solo dall’ambiente familiare, in modo più o meno positivo, ma dall’incoraggiamento da parte di insegnanti e il personale scolastico. Da ciò si deduce quanto la scuola sia fondamentale nella crescita persino “letteraria” dei ragazzi.

In conclusione, dunque, la Giornata Mondiale del Libro offre la possibilità di ricordarci quanto sia bello e sia, allo stesso tempo, educativo aprire un libro e iniziarne a leggere le pagine, immergendosi in un’altra dimensione e staccandosi dalla propria. Colgo l’occasione per invitare tutti i lettori a leggere, a proposito, “Perché leggere i classici” di Italo Calvino, lettura piacevole e appassionata.

Gloria Cerioni