ippogrifo

Roba da corso B

Siparietti di repertorio dal nostro archivio

 

“Riccardo ascolta siamo nel cuore, nel cuore dei riflessivi”. (Giancarli)

 

Zampini: “E “Aidi” senza la dieresi si legge “adi”, non come quella a cui le caprette gli fanno ciao.

 

“L’inno giapponese pare la messa di Natale” (Giancarli).

“è ficcante, è ficcante come domanda!” (Giancarli)

 

“Sono curiosa come una scimmia di sapere chi ti ha regalato quella rosa!” (Zampini)

 

I B vo, Supplente di chimica: “… e dopo il principio dell’Aufbau andiamo a vedere l’assunto di De Broglie”.

Classe: “Perchè uno si chiama principio e l’altro assunto?”

“Sostanzialmente è la stessa cosa, ma De Broglie lo chiama assunto perché fa più figo…”

 

Pillole di saggezza del professor Sassaroli:

Lo schiavo al tempo era un animale da lavoro, non è come un liceale di oggi che è un animale da studio. (Sassaroli)

 

Maceratini: “Di Shakespeare cominceremo con Macbeth per una ragione molto semplice e democratica.”

Classe: “Cioè?”

“Perchè piace a me!”

 

L’educazione fisica al liceo classico.

Alberto: “Prof come era che si allenava la mobilità”

Pesaresi: “Con esercizi attivi, passivi e…?”

Alberto: “Semideponenti!”

 

Rossetti: “Pensate a che guaio ha combinato la neve ragazzi! Se i maturandi non riescono a fare qualche autore di italiano che poi esce all’esame come fanno? Te Alessandro cosa faresti?”

Alessandro: “Io me giustifico prof!”

 

Zampini: “Oh come sei brava a disegnare chiara! Magari anch’io! Tuttora disegno come una quindicenne squilibrata con velleità artistiche.”

 

Cristina: “E poi qui non troviamo l’aumento perché nella poesia omerica spesso è facoltativo…”

Zampini: “Ma è possibile che tu sappia a memoria tutte le regola metriche e grammaticali del greco antico e non riesca a tradurlo? Deve essere un caso di schizofrenia da greco”.

 

Zampini: “Vi interrogo a spron battuto di qui fino alla fine del quadrimestre”.

Classe: …. (volti attoniti e impauriti)

Zampini: “No ma non vi preoccupate, è detto in senso affettuoso!”

 

Zampini: “Mmm… come spiegarvi la differenza tra Eris buona e Eris cattiva con un esempio facile facile… Ah, sì, ecco! Se tu e il tuo vicino coltivate zucche la Eris cattiva ti spingerà a danneggiare le sue di zucche, quella buona invece ti spingerà a coltivare sempre meglio e sempre più zucche e lui farà altrettanto, e così a un certo punto potremmo festeggiare Halloween tutto l’anno”.

 

Cristiano: “Lei prof a casa ha il marmo o il parquet?”

Giancarli: “Nessuno dei due.”

Cristiano: “E allora che cos’ha?”

Giancarli: “Evidentemente vivo in una capanna.”

 

Giancarli: Dimmi ístemi

Sorana: “Inteso come verbo?”

Giancarli: “No, inteso come gelato al cioccolato… scusi mi dà un ístemi?”

 

Giancarli: “Sei sulla strada giusta,ma dalla parte sbagliata”

 

Giancarli: “Ho trovato un Rocci orfano e gli ho detto: – Dai, vieni con noi!”

 

Renzi: “Ma oggi non c’era il compito?”

Giancarli: “Sei venuto a scuola credendo che ci fosse? …Commovente.”

 

Giancarli: “Su ragazzi fate silenzio, sto vivendo un momento di angoscia”.

 

Rossetti: “Giorgia non partire in quarta”

Diego: “Prof infatti non ce se la fa!”

 

“Questa è una O un po’ allungata…”

Valentina: “Zero prof, si chiama zero.”

 

Marasca: “La comparatio temporum e la consecutio compendiaria

 

Marasca: “Gli X-men rossi in Cambogia” (Kmerr…)

 

Giancarli: “Dopo faremo la formazione dell’aoristo,ma prima facciamone un’altra. Buffon…”

 

Zampini: “E così s’infiammarono”

Maria Elena: “GLIE dà fogo??”

Zampini: “La metafora, Sassaroli… ma anche l’italiano non mi dispiacerebbe”.